DIFETTI VISIVI
Un breve riassunto molto semplificato dei difetti visivi più comuni:
MIOPIA
La miopia è il difetto visivo più comune nel mondo occidentale, ne soffre, infatti, circa una persona su quattro. Da un punto di vista tecnico la miopia è un difetto refrattivo: i raggi luminosi che provengono dagli oggetti posti a una lunga distanza non vengono messi a fuoco sulla retina, bensì davanti a essa. Il soggetto miope vede bene da vicino e male da lontano.
IPERMETROPIA
L’ipermetropia è un difetto refrattivo abbastanza diffuso nella popolazione. Se il difetto non è particolarmente grave, l’ipermetropia è spesso asintomatica e di conseguenza passa inosservata. Il difetto è legato a un bulbo oculare eccessivamente corto. I soggetti maggiormente interessati dal problema sono i ragazzi di età inferiore ai 14 anni; ciò si spiega con il fatto che nei soggetti molto giovani l’occhio è fisiologicamente più corto e la sua lunghezza non è ottimale per il potere refrattivo del diottro oculare.
ASTIGMATISMO
L’astigmatismo è uno dei disturbi visivi più comuni; anch’esso fa parte della categoria dei difetti refrattivi. Di norma il difetto in questione è carico della cornea che invece di avere una forma approssimativamente sferica è più curva in determinati punti e meno curva in altri. In casi più rari il problema riguarda la lente collocata posteriormente alla cornea. L’astigmatismo comporta una minore nitidezza visiva ed è quindi necessario provvedere alla correzione del difetto.
PRESBIOPIA
La presbiopia è un disturbo accomodativo dovuto alla riduzione fisiologica della capacità di mettere a fuoco le cose che si trovano a distanza ravvicinata. Le cause vanno ricercate nell’indurimento del cristallino e/o nell’indebolimento del muscolo che serve a regolare l’accomodazione. Tipico sintomo che caratterizza la presbiopia è la difficoltà nella lettura da vicino. Generalmente il difetto si manifesta attorno ai 45 anni di età e si stabilizza intorno ai 65.